I Robot e le lavasciugapavimenti sostituiranno la pulizia manuale dei pavimenti?

I Robot e le lavasciugapavimenti sostituiranno la pulizia manuale dei pavimenti?

Una nuova generazione di macchine per la pulizia viene introdotta nel settore.

Nonostante stanno fornendo lo sviluppo tecnologico tanto necessario per l’industria, a causa della scarsità di forza lavoro disponibile attualmente (con la previsione di una sempre minor disponibilità in futuro), la necessità di pulizia manuale dei pavimenti non svanirà.
Il processo di pulizia deve essere ripensato con nuove macchine (Robotizzate o manuali), poiché le macchine non sono prodotti miracolosi in grado di gestire la pulizia del pavimento al 100%.
Quando una macchina è utile per la pulizia dei pavimenti? Che ruolo giocano le macchine e le attrezzature manuali in un processo di pulizia funzionale ed ottimizzato?
Solo un approccio realistico dei fornitori e dei produttori aiuterà i facility manager a prendere le giuste decisioni su sistemi di pulizia, manuali, carrelli e macchine robotizzate.

Lo sapevate?
Dal 5 al 10% degli edifici attuali sono accessibili per i robot odierni. In Futuro le lavasciuga pavimenti ad azionamento manuale potranno accedere al 20-30% delle aree del pavimento.

I nuovi Robot e macchinari per la pulizia sostituiranno la pulizia manuale dei pavimenti?

Con entusiasmo leggiamo sulle riviste di pulizia e su Internet di macchine di nuova generazione introdotte nel settore. Le aziende di produzione segnalano un grande interesse per i loro ultimi prodotti, suggerendo che la pulizia manuale dei pavimenti sarebbe storia passata. E sì, il nostro settore ha bisogno di questi sviluppi, poiché la forza lavoro disponibile è già scarsa e tale disponibilità non migliorerà nemmeno in futuro.
Ma guardando quegli articoli e video, dovremmo anche chiederci se le imprese di pulizie stanno ricevendo il supporto corretto di cui hanno bisogno? Troppo spesso le macchine vengono presentate come prodotti miracolosi in grado di fare tutto il lavoro e tuttavia ciò potrebbe portare a disinvestimenti e frustrazione da parte del cliente.

Carrello Rekola RFC Motion

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Dal 5 al 10% degli edifici odierni sono accessibili per i robot di oggi, le lavasciuga pavimenti new age (azionate manualmente) possono eventualmente accedere al 20-30% delle aree del pavimento. Nel caso della pulizia meccanica, invece, come vengono puliti gli angoli e i bordi? Cosa sta succedendo al costo/profitto per m2?
La pulizia manuale è migliorata e rispetto ai nuovi metodi; la pulizia meccanica, sarà sempre più lenta nella produzione rispetto alla pulizia manuale. Le macchine invece saranno più efficienti nella pulizia in quanto producono più forza meccanica, uno degli elementi del cerchio Sinner. Le macchine non si stancano e forniscono un livello di qualità continuo, ma la polvere si deposita negli angoli e spigoli, sotto sedie e tavoli, aree che le macchine non possono raggiungere e che possono essere sollevate da macchine che generano turbolenze. Le macchine sono pesanti e devono affrontare barriere che un operatore con uno strumento manuale non ostacola. Se le macchine funzionano da sole, la percentuale di traffico dell’operatore di pulizia tra oggetti di stoccaggio e pulizia aumenterà notevolmente.
Se si considera solo il processo di pulizia come la somma dei prodotti, l’impresa di pulizie dovrà affrontare costi di budget crescenti. Dobbiamo iniziare a pensare al processo in modo saggio, integrando macchine e robot nel processo, modificando i nostri processi e le frequenze di pulizia, evitando che le macchine restino inutilizzate in magazzino e le pulizie profonde e straordinarie siano ancora frequentemente necessarie. Segmentando le aree, alternando metodi manuali e meccanici, è possibile ottimizzare i processi di pulizia su richiesta e controllare i costi.
Se un robot pulisce un’area, la maggior parte delle aree toccate vengono pulite automaticamente e 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tuttavia necessitano comunque di supervisione e manutenzione. Gli angoli e gli spigoli, dove si deposita la polvere, necessitano di una rifinitura manuale, ma bisogna pulirli con la stessa frequenza e nello stesso modo di prima? Ci saranno aree a cui il robot non può accedere, il costo/profitto delle aree accessibili è sufficiente se si considera l’assistenza manuale, anche la frequenza può essere inferiore? Per trovare il punto di pareggio è necessario considerare l’intero processo.
Nel caso in cui sia disponibile una lavasciuga pavimenti a batteria, avranno un accesso più profondo rispetto a un robot, ma sono azionate manualmente. Qual è il punto di pareggio di una macchina per la pulizia più lenta ma più profonda e una pulizia manuale più frequente ma più veloce? Come elaborare? L’integrazione o la gestione separata ha un impatto sul traffico e sui costi operativi. Questi tipi di macchine necessitano di aree da pre-spolverare. Le aree non coperte dalle macchine devono essere eseguite manualmente. Inoltre, qui la domanda: qual è la metratura del punto di pareggio tra la macchina e la pulizia manuale? Solo considerando l’intero processo di pulizia all’interno di un progetto si possono trovare le risposte giuste.
E poi c’è ancora un ampio segmento che deve essere fatto manualmente, perché o l’edificio non è accessibile alle macchine, o l’area è troppo piccola per un investimento o il protocollo igienico non consente le macchine.

Meno acqua, utilizzando sostanze chimiche non dannose per la salute con maggiore forza meccanica senza rendere più difficile per l’operatore di pulizia; un modo più intelligente di pulire i pavimenti.
Come fornitore di prodotti per la pulizia ci sentiamo responsabili, consigliando le imprese di pulizia in modo corretto con il nostro approccio Process Cleaning e chiamiamo i nostri colleghi nel settore della pulizia di robot e macchine a fare lo stesso.
Solo un approccio realistico dei fornitori aiuterà i nostri clienti a prendere le giuste decisioni su prodotti manuali, carrelli e robot.

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Tersano SAO2GO

Perché SAO2GO?tersano sao2go

Tersano sta cambiando il modo in cui il mondo pulisce sostituendo i tradizionali prodotti per la pulizia con una soluzione di pulizia sostenibile. Le nostre tecnologie brevettate convertono l’acqua normale in ozono acquoso stabilizzato (SAO®), un detergente, sanificante e deodorante tutto in uno che uccide fino al 99,999% dei germi senza sostanze chimiche aggressive.

La novità 2022 riguarda il nuovo sistema portatile SAO2GO

Il nuovo SAO2GO presenta la stessa soluzione di cui ti fidi, innovata per la mobilità. SAO2GO converte l’acqua in SAO® su richiesta e viene indossato come uno zaino resistente ma straordinariamente leggero per un SAO istantaneo, ovunque tu vada.

Il sistema portatile  SAO2GO migliora notevolmente la produttività aumentando la possibilità di muoversi del personale, ampliando la copertura della pulizia e garantendo un’autonomia continua.

Il potente SAO uccide i germi, quindi ritorna rapidamente all’acqua e all’ossigeno;
progettato per essere facilmente indossabile con sistema rapido slip-on, slip-off;

Semplice da usare, silenzioso e di facile manutenzione;
Il  pratico grazie alla comoda cintura porta gli attrezzi.
SAO2GO è perfetto per:

Pulizia di scuole Scuole, uffici, Ambienti di lavoro, Spazi pubblici

 

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Sacchi per la raccolta per una gestione efficiente dei rifiuti

 

IGIENICI
• La sostituzione e la chiusura si effettuano sul lato esterno
del sacchetto, evitando così qualsiasi contatto con i rifiuti.
• Eventuali fuoriuscite attorno all’apertura finiscono
automaticamente nel prossimo sacchetto.
• Pulizia facile.

EFFICACI
• Si carica con una cassetta di sacchetti contenente fino
a 110 metri.
• Sacchetto nuovo sempre pronto.
• Sacchetto sempre chiuso.
• Sostituzione rapida dei sacchetti: risparmia tempo.
• Le misure variabili dei sacchetti permettono intervalli di
sostituzione flessibili.

RISPETTOSI DELL’AMBIENTE
• I sacchetti sono prodotti in polietilene a tre strati, per un
basso consumo e un’alta resistenza.
• I sacchetti Longopac vengono prodotti anche in
bioplastica compostabile.
• La misura variabile dei sacchetti garantisce che
vengano sempre riempiti.
• Uno studio indipendente del ciclo di vita dimostra meno
di un 70% di anidride carbonica rispetto ai sacchi
tradizionali.
• I clienti possono calcolare i risparmi ambientali con la
calcolatrice di CO2 e Paxxo può fornire un certificato di
emissioni di CO2 sul risparmio di CO2.

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SAO di Tersano e la sua efficacia nei confronti di SARS-CoV-2 continuano a ricevere validazioni scientifiche da tutto il mondo

SAO di Tersano e la sua efficacia nei confronti di SARS-CoV-2 continuano a ricevere validazioni scientifiche da tutto il mondo

A tal riguardo, siamo orgogliosi di mostrarvi il più recente studio pubblicato sull’ Environmental Research Journal del 26 Febbraio 2021.

I tests condotti dall’ Università del Queensland, St. Lucia, QLD, Australia, hanno confermato che la soluzione SAO di Tersano, ottenuta quando la semplice acqua di rete passa attraverso una cartuccia stabilizzatrice Tersano SAO24, si è dimostrata sicura e con comprovate proprietà sanificanti.

Sono stati isolati due casi clinici di SARS-CoV-2: inizialmente si è isolato QLD02, campionato da un paziente il 30.01.2020 e più recentemente è stato isolato QLD935 campionato da un paziente il 25.03.2020. SARS-CoV-2 è stato inattivato al massimo livello rilevabile ad una concentrazione di 0.75 ppm.

Questi risultati si riconducono a quanto rilevato precedentemente dalla Fujita Health University in Toyoake, Aichi, Giappone, i quali hanno dimostrato l’efficacia di SAO nell’inattivare SARS-CoV-2.

Altri studi condotti in Australia hanno dimostrato e confermato l’estensione dell’emivita dell’ozono in acqua quando viene utilizzata una tecnologia di tipo SAO, in contrapposizione con quanto avviene con il tradizionale ozono in fase acquosa non stabilizzato.

Un interessante articolo apparso sull‘edizione di febbraio 2021 dell’ Environmental Research Journal si è occupato di valutare il potenziale dell’irrorazione di ozono in fase acquosa da parte di veicoli aerei senza pilota (UAV) come agente sanificante per esterni contro SARS-CoV-2.

Da questi studi si evince come l’ozono acquoso risulti altamente efficace nell’inattivare SARS-CoV-2 e che questo principio attivo presenta rischi nettamente inferiori sia per l’ambiente che per la salute umana.

La sanificazione dei grandi spazi pubblici ad alto utilizzo è un campo che presenta diverse lacune, sia per quanto riguarda una corretta esecuzione, sia per quanto riguarda i principi attivi utilizzati, sia in riferimento ai rischi reali per la salute e per l’ambiente.

Un esempio lampante a questo proposito può essere considerata l’esposizione all’irrorazione di cloro avvenuta per esempio in Africa Occidentale durante l’ultima epidemia di Ebola che ha avuto un impatto estremamente significativo su pelle, occhi ed apparato respiratorio di residenti, pazienti ed operatori sanitari (Methar et al., 2016).

 Sebbene ad oggi non ci siano studi sugli impatti diretti secondari riguardanti la sanificazione degli ambienti esterni in riferimento alla pandemia da SARS-CoV-2, sono comunque stati evidenziati i potenziali effetti indesiderati ad esempio sulla qualità dell’acqua degli ecosistemi derivanti dall’aumento dell’utilizzo dei sanificanti a base di cloro.

I gruppi di principi attivi utilizzati per l’inattivazione dei virus sono sostanzialmente tre:

principi a base alcool (>70%),
ammonio quaternario
ossidanti (ozono, idrogeno perossido, cloro).

Nonostante i problemi relativi a sicurezza di utilizzo e danni sulla salute, la candeggina al momento risulta la più utilizzata in virtù della sua facile reperibilità, del suo facile utilizzo e del suo basso costo, anche se principi come ozono ed addirittura il perossido di idrogeno risultano più sicuri e con minore rischi per la salute e per l’ambiente, in quanto riconvertono rapidamente ad ossigeno ed acqua senza lasciare tossicità residua sulle superfici trattate.

L’ ozono in forma gassosa viene da tempo utilizzato come agente sanificante ed estremamente efficace nell settore medico. L’ozono può essere inoltre immesso in acqua: la fase acquosa dell’ozono viene impiegata come disinfettante nel trattamento delle acque reflue (Von Sonntag e Von Gunten, 2012), nelle industrie alimentari e zootecniche (Martinelli et al., 2017).

È stata inoltre verificata l’efficacia dell’ozono in fase acquosa utilizzato come sanificante per le mani  con una maggiore efficacia e con riduzione degli effetti sgraditi secondari (es. irritazione cutanea) rispetto ai tradizionali prodotti a base alcolica (Breidablick et al., 2019).
L’ozono in fase acquosa inattiva efficacemente e rapidamente i virus: unico limite è la sua breve emivita (20 minuti circa) dopo la quale riconverte velocemente e proprio per questo fattore il suo utilizzo commerciale rimane al momento limitato.
A tal proposito, i recenti progressi in ambito sia scientifico che tecnologico, hanno permesso la realizzazione di generatori di ozono che riescono a produrre ozono in fase acquosa STABILIZZATO (Tersano Lotus Pro Con SAO24), abbattendo così l’unico limite di questo principio attivo.

La sanificazione di grandi aree esterne con strutture complesse è una questione ostica, sia per quanto riguarda i rischi per la salute e la sicurezza degli operatori, sia per un fattore logistico, dove viene richiesto lo spostamento di grandi volumi di liquidi. Inoltre, in alcuni casi dove viene richiesta una rapidità di intervento (ad esempio durante eventi sportivi o di intrattenimento), i normali sistemi manuali non sono spesso adeguati oltretutto con tempi di esecuzione estremamente lunghi e che mal si sposano con le reali necessità.

L’avvento dell’irrorazione aerea mediante UAV rappresenta un nuovo Approccio a questa problematica che permetterebbe di superare tutte le Difficoltà sopraesposte, essendo l’unico sistema in grado di garantire una copertura rapida ed uniforme all’interno di strutture esterne complesse.

Gli studi effettuati sono la prima valutazione quantitativa del potenziale dell’utilizzo di UAV per la disinfezione di questi spazi, dove si dimostra l’efficacia dell’ozono in fase acquosa nell’inattivazione di SARS- CoV-2, unitamente alla sua sicurezza per operatori ed ambiente.

Lo studio ha preso in considerazione tre compartimenti: efficienza della copertura spray, sicurezza ambientale e dell’operatore, efficacia di inattivazione del virus utilizzando ozono in fase acquosa.

E’ stata valutata la stabilità dell’ozono in acqua prendendo in esame quattro soluzioni:

– Acqua di rubinetto municipale a pH 7,4
– Acqua di rubinetto comunale filtrata attraverso resine a scambio cationico Tersano SAO24 pH 3,2
– Acqua deionizzata pH 7,1
– Acqua deionizzata filtrata attraverso una resina a scambio cationico Tersano SAO24 pH 3,1.

Cinque litri di ciascuna soluzione sono stati ozonizzati per 10 minuti in ricircolo attraverso un generatore di ozono industriale che genera ozono attraverso effetto corona. Le concentrazioni di ozono disciolto sono state monitorate ogni 10 minuti per le prime 4 ore ed ogni 30 minuti per le successive 4 ore.

L’ozono in acqua risulta altamente instabile in virtù del pH, della temperatura e della presenza di ioni metallici ed altre impurità. La stabilità dell’ozono è risultata inequivocabilmente maggiore nei campioni trattati con stabilizzatore Tersano SAO24.

La sicurezza degli operatori UAV è stata valutata confrontando i livelli di ozono di fondo con i sensori di ozono presenti in situ durante le operazioni di irrorazione.

La sicurezza ambientale è stata valutata prendendo in esame l’effetto dell’ozono e di altri prodotti sulla sopravvivenza di alcune larve di lepidottero Plutella xylostella (falena dal dorso di diamante), della sua forma adulta e degli adulti del suo parassitoide D. semiclausum.

Da tenere presente che le forme parassitoidi sono in genere più suscettibili agli insetticidi e ad altre sostanze chimiche xenobiotiche rispetto ai loro rispettivi ospiti.

Candeggina e perossido di idrogeno sono risultati distruttivi sugli stadi larvali, al contrario di ozono e deltametrina.

Mentre gli stadi adulti sono risultati suscettibili a tutti i principi attivi tranne che all’ozono.

L’efficacia dell’inattivazione virale da parte dell’ozono acquoso è stata testata utilizzando due isolati clinici di

SARS-CoV-2: QLD02, campionato da un paziente nel gennaio del 2020 e QLD935 campionato nel marzo del 2020.

QLD395, a causa di una caratteristica mutazione a livello di una proteina Spike risulta più infettante.

Entrambi gli isolati virali sono stati inattivati dopo 5 minuti di incubazione con 1,5 mg/lt. e 0,75 mg/lt. di ozono acquoso, presentando una riduzione di oltre 1,7 Log10.

L’incubazione di 30 minuti ha prodotto risultati simili con completa inattivazione di entrambi gli isolati.

Per la sanificazione degli ambienti esterni /luoghi pubblici non esiste nessun tipo di regolamentazione o standardizzazione. Partendo dal presupposto che eventi comunitari ad alta densità possono portare ad una rapida evoluzione del contagio e dato il progredire veloce della pandemia, risulta quindi fondamentale sviluppare protocolli di sanificazione per permettere agli eventi all’aperto su larga scala di procedere in tutta sicurezza.

L’irrorazione aerea di prodotti come cloro, candeggina, comporta troppi rischi per l’ambiente e per la salute umana, per questo non possono essere considerate delle vie percorribili. L’utilizzo della radiazione UV ad alta energia su piattaforme aere, pur essendone stata accertata l’efficacia, non risulta un sistema diffuso e pratico. L’irrorazione risulta al momento la via più percorribile, ovviamente in relazione ai principi attivi che vengono utilizzati.

L’ozono in fase acquosa fornisce il giusto equilibrio tra praticità, efficacia e sicurezza, risultando il principio attivo che più si presta ad essere utilizzato su larga scala per il controllo e la disinfezione dei grandi eventi collettivi. Oltre ad essere efficace nell’inattivare i virus presenti sulle superfici, recenti studi hanno dimostrato l’efficacia dell’ozono anche nei confronti dei virus presenti in dispersione nell’aerosol (Dubuis et al., 2020).

Inoltre, le prove sul campo hanno dimostrato che l’ozono in fase acquosa risulta un principio attivo sicuro, in quanto anche se irrorato in ambienti esterni, mantiene le concentrazioni atmosferiche al di sotto dei livelli previsti dalle normative, garantendo la totale sicurezza degli operatori.

Questo studio ha dimostrato che l’ozono in fase acquosa a 0,75 mg/lt. risulta efficace nell’inattivare SARS-CoV-2 dopo una incubazione di soli 5 minuti.

Sebbene l’ozono in fase acquosa sia stato efficace nei confronti dei virus, non ha influenzato minimamente la sopravvivenza degli insetti test garantendo una sicurezza anche ambientale. Associando questo principio attivo ad un adeguato sistema di irrorazione come possono essere gli UAV si può arrivare a coprire fino al 97% delle superfici esterne in tempi ridotti ed in maniera uniforme.

Tersano: L’ozono stabilizzato in soluzione acquosa

Il Sistema Tersano SAO

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Passare dai detergenti chimici e sanificanti tradizionali al Sistema Tersano SAO aiuterà a non sversare in acque superficiale, ruscelli e fiumi, oltre 10 milioni di litri al mese di sostanze chimiche tossiche.
Aggiungete a tutto ciò la riduzione degli imballaggi, dei carburanti per il trasporto dei prodotti chimici ed ecco che il Sistema Tersano SAO è uno dei modi migliori per ridurre la propria impronta di carbonio (carbon footprint).

L’ozono stabilizzato in soluzione acquosa brevettato da Tersano (SAO) offre il sistema più semplice, sicuro e sostenibile per pulire e sanificare ogni giorno le superfici dure.
Attualmente utilizzato in tutto il mondo nel settore sanitario, ristorazione, scuole, ect, ect, SAO offre prestazioni elevate e risparmio di prodotti chimici tradizionali.

3 fasi

Perché si chiama soluzione ozonizzata stabilizzata?

Perché l’acqua del rubinetto in tutto il mondo contiene diversi tipi e quantità di minerali disciolti. Questi minerali influenzano le prestazioni dell’ozono acquoso. La nostra cartuccia stabilizzatrice SAO, regola innanzitutto i minerali presenti nell’acqua, stabilizzando l’acqua del rubinetto in modo che, indipendentemente da dove provenga l’acqua del rubinetto, è coerente e massimizzata per le prestazioni di pulizia e sanificazione.
Senza la cartuccia stabilizzatrice SAO, l’ozono acquoso normale rilascia solo 15 minuti di sanificazione. Dopo aver attraversato la cartuccia SAO-4, l’ozono acquoso stabilizzato rimane efficace fino a 4 ore di tempo di sanificazione e 3 giorni di tempo di pulizia. Utilizzando la cartuccia SOA-24, SAO durerà fino a 24 ore come disinfettante e 6 giorni come detergente.

CERTIFICAZIONI E CONFORMITA’
Il Sistema Tersano SAO è stato certificato come sicuro dai principali organismi di regolamentazione di tutto il mondo ed è sicuro anche per l’uso negli ambienti più sensibili. Da enti governativi a laboratori di test indipendenti e organizzazioni per la sostenibilità, l’ozono acquoso stabilizzato è stato riconosciuto come un’alternativa sicura e sostenibile ai tradizionali detergenti chimici e disinfettanti.

PIÙ SICURO PER I TUOI OPERATORI E CLIENTI

TERSANO SAO è stato dichiarato un sistema di pulizia e sanificazzione SICURO da molti enti certificatori in tutto il mondo. Inoltre ha ottenuto l’ambita certificazione Green Seal raggiungendo gli standard di performance GS-37 e GS-53.
EPA (Ente per la protezione dell’ambiente) : Numero registrazione 89093-CAN-01.
Test ASTM condotti nei laboratori di MycoScience confermano una disattivazione dei batteri pari a 5 log (99,999%) sulle superfici di contatto alimentari.
Test ASTM nei laboratori di Lapluck mostra una disattivazione batterica di 3 log (99,9%) in 30 secondi sulle superfici di contatto non alimentari.
GREEN SEAL: Testato in un laboratorio approvato ISO, l’ozono stabilizzato in soluzione acquosa soddisfa gli standard di Green Seal TM GS-37 e GS-53 per quanto riguarda performance effettive, concentrazione del prodotto, riduzione degli imballaggi e dell’effetto tossico dei VOC (composti organici volatili) per l’uomo e gli ambienti.

Europe: in conformità con le norme CE e EN 60335-11/A2-2006
ASSE: Testato secondo la normativa ASSE 1055-2009 del gruppo CSA
Designazione di sicurezza della FDA: 21CFR184.1563
Numero registrazione della Fondazione nazionale per la scienza (NSF): 152236
OSHA: Off-gas 03 < .01 ppm PEL I SETTORI CHIAVE CHE ATTUALMENTE UTILIZZANO SAO Alberghi Distretti scolastici Università Ristoranti Aeroporti Negozi al dettaglio Produzione Servizi alimentari Strutture sanitarie Agenzie governative

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Bonastre System S.L. è un azienda familiare situata a Barcellona con una lunga storia iniziata nel 1994. • Il mondo delle pavimentazioni è stato ed è tutt’ora parte della ns storia. L’azienda parte dalla Ricerca e Sviluppo, ed arriva fino alla produzione curando ogni singolo passaggio, ottenendo così prodotti di alta qualità̀ per i ns clienti.

Mantenere i pavimenti in condizioni ottimali è una garanzia dell’ impegno, ecco perché noi di Bonastre System vogliamo aiutare i clienti a prendersi cura dei propri pavimenti come se fossero nostri, giorni dopo giorno.

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