UTILIZZO DELL’ACQUA OZONIZZATA NEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO
La shelf life e la qualità finale dei prodotti deperibili sono senza dubbio legati alle condizioni igienico-sanitarie che si attuano nei vari processi produttivi e quindi alla ripetuta manipolazione, alle operazioni di confezionamento e trasporto, allo stoccaggio della merce che deve avvenire secondo determinati criteri.
Va da sé che il deperimento del prodotto risulta direttamente proporzionale alla quantità di carica microbica presente all’interno del prodotto stesso e sulla sua superficie, oltre che alla sua composizione chimica.
L’acqua ozonizzata risulta un valido alleato nella sanificazione totale e naturale dei vegetali.
Di fondamentale importanza per determinare la qualità finale del prodotto risulta la qualità dell’acqua che si utilizza per lavare frutta e verdura, essendo queste operazioni parte fondamentale della filiera produttiva e del processo di manipolazione. Normalmente l’acqua utilizzata per le operazioni di lavaggio
e nebulizzazione viene addizionata con cloro ed altri additivi chimici per rispondere ai requisiti richiesti di potabilità.
Nelle fasi di lavorazione dei prodotti ortofrutticoli sono coinvolte molte superfici di contatto (macchinari, nastri di trasporto, contenitori, oltre alla manipolazione vera a propria del personale. Inoltre sul prodotto rimangono residui di terriccio con la relativa popolazione microbica. Utilizzare acqua ozonizzata in queste fasi aiuta a disinfettare le superfici di contatto, la superficie dei vegetali e a ridurre la carica microbica presente nei circuiti di ricircolo delle macchine deputate al lavaggio. Se si utilizzano prodotti chimici (es. cloro) si rischia sia di danneggiare il prodotto che di rilasciare residui sullo stesso.
Con l’acqua ozonizzata questo problema non si pone in quanto l’alimento non viene in alcun modo danneggiato, non vengono rilasciati residui indesiderati, si aumenta la shelf life del prodotto.
Il settore ortofrutticolo, come il settore alimentare in genere, richiede il rispetto di severe norme igieniche per garantire alla fine delle filiere prodotti di alta qualità, freschi e totalmente sicuri.
Inerentemente a frutta ed ortaggi si stima che circa il 30% del prodotto fresco venga perso a causa del deperimento attuato dall’azione microbica.
Un altro aspetto indesiderato che interessa questo settore, in quanto produce una maturazione precoce dei frutti e senescenza anticipata delle verdure, è il deperimento precoce dovuto all’etilene. L’ozono agisce sull’etilene trasformandolo in sottoprodotti innocui, aumentando la vita commerciale di frutta e verdura.
Studi effettuati presso la Newcastle University (Dott. I. Singleton) hanno dimostrato che il trattamento dei vegetali con ozono è una valida alternativa ai comuni agenti chimici (pesticidi compresi) in quanto risulta un sistema totalmente sicuro e che agisce su un ampio spettro di microrganismi senza lasciare residui. Sempre più efficace risulta l’utilizzo dell’acqua ozonizzata per il lavaggio e la nebulizzazione del prodotto ortofrutticolo. L’ozono viene dissolto nell’acqua per ridurre la carica microbica superficiale ed impedire la cross-contaminazione incrementando la vita commerciale e mantenendo inalterate le qualità organolettiche del prodotto, cosa non possibile utilizzando per i lavaggi la semplice acqua potabile (di per sé, per definizione, terreno perfetto per la proliferazione microbica), che inoltre non garantisce la totale eliminazione di eventuali residui chimici sul prodotto finito.
L’ozono è sempre più utilizzato soprattutto dalle aziende che si occupano di IV Gamma, nelle operazioni di lavaggio post raccolto per l’asportazione di residui di pesticidi, di parassiti e per ridurre la carica microbica superficiale, portando inoltre alla possibilità del riciclo dell’acqua di lavaggio con risparmio di circa il 50% sul consumo idrico e con un incremento del 50% della shelf life del prodotto finito.
L’ozono fa parte di quelle innovazioni tecnologiche che agiscono da “plus” nei processi produttivi, permettendo di potenziare la competitività delle imprese che trattano prodotti ortofrutticoli. In termini di risparmio utilizzando acqua ozonizzata, si può teoricamente adottare un sistema di approvvigionamento idrico a circuito chiuso con acqua “sanificata” costantemente ed opportunamente filtrata ed addizionata con ozono.
L’ozono sostituisce il cloro in tutto e per tutto anche in maniera più efficace, avendo un potenziale redox nettamente superiore. Un utilizzo ridotto di composti chimici comporta inoltre minori interventi necessari inerentemente al trattamento delle acque scure.
UTILIZZO DELL’ACQUA OZONIZZATA PER LE OPERAZIONI DI IRRIGAZIONE
L’acqua ozonizzata è un valido alleato anche per massimizzare il rendimento delle coltivazioni agricole.
Trattando l’acqua di irrigazione con ozono si ottiene sia una sanificazione della stessa da parte delle componenti microbiche (soprattutto se le acque derivano da fossi o canali) sia una decontaminazione delle componenti chimiche indesiderate. L’ozono rende infatti possibile il riutilizzo delle acque destinate all’uso irriguo a fronte del suo alto potenziale di ossidazione permettendo di ridurre la concentrazione di inquinanti fino a raggiungere i valori consentiti dalla normativa vigente. L’acqua di irrigazione addizionata con ozono ha effetti benefici sulle colture
aumentando il rendimento delle stesse, agendo come sanificante sia sull’apparato fogliare che sul sistema vascolare, impedendo la contaminazione da parte di funghi, muffe, insetti e batteri con diminuzione delle patologie. Fornendo una sanificazione del sistema vascolare unitamente ad un maggiore apporto di ossigeno all’apparato radicale sia ha un miglioramento della resa colturale con un miglioramento del
processo di bio-accumulo delle matrici zuccherine che si traduce in frutti più dolci. Inoltre, eliminando i potenziali patogeni, si favorisce una crescita più rapida e sana della coltura, evitando malformazioni e conservando le caratteristiche organolettiche.
UTILIZZO DELL’ACQUA OZONIZZATA IN ORTICOLTURA
L’acqua ozonizzata viene sempre più utilizzata in Italia e all’estero sia per le coltivazioni in campo aperto che in serra in virtù dei vantaggi che si riescono a raggiungere senza l’utilizzo di prodotti chimici.
Può essere adottata per la nebulizzazione in serra per il controllo delle specie infestanti, per sterilizzare i terreni come trattamento preventivo prima delle operazioni di semina, per l’irrigazione al fine di controllare le specie dannose che agiscono in stadio di germinazione, per il trattamento delle acque irrigue al fine di eliminare sia la componente microbica indesiderata sia le alghe sia i metalli pesanti come ferro e manganese, il tutto finalizzato inoltre anche al recupero totale dell’acqua.
NUOVE TIPOLOGIE DI COLTURE: LE COLTURE IDROPONICHE
La coltura idroponica è una tecnica innovativa che si basa sulla coltivazione in assenza di substrato.
Questo tipo di coltura permette un controllo totale sulla crescita e sull’utilizzo dei vari nutrienti: il vegetale viene immesso in un supporto attraverso il quale si fa circolare l’acqua con nutrienti in quantità controllate.
Aggiungendo ozono all’acqua di coltura si crea un ambiente adatto dal punto di vista igienico-sanitario che oltre a creare un ambiente di crescita sano, permette inoltre un eventuale ricircolo e riutilizzo dell’acqua stessa con un maggior controllo sugli agenti patogeni, migliorando l’apporto di ossigeno alle radici e rendendo sano il sistema vascolare della pianta.
Tutto ciò si traduce in una migliore resa colturale con aumento della produzione, incremento della salute della pianta con maggiore efficienza di conversione dei nutrienti, miglioramento dell’aspetto e del sapore.